Dolomiti tra Veneto e Trentino-Alto Adige

Sono già trascorse quattro settimane da quando ho lasciato le Dolomiti. Ok, è vero che nel frattempo sono stata anche al mare; spesso però penso ai paesaggi che la montagna quest’anno mi ha lasciato. Sarà che avevo particolarmente bisogno di vagare con la mente, staccare la spina, far ossigenare il cervello e rilassarmi totalmente. Necessità che Auronzo di Cadore ha soddisfatto in pieno.

Si, il paese che mi ha rigenerata è proprio Auronzo di Cadore, in provincia di Belluno, nel Veneto. Auronzo è il comune delle Tre Cime di Lavaredo, dato che queste si trovano per 3/4 sul suo territorio. Motivo che rende il paese molto conosciuto e meta di molti turisti. Auronzo offre paesaggi unici con le sue montagne rocciose, ma anche con il lago di Auronzo (o lago di Santa Caterina) e le numerose attrattive che riempiono le giornate dei vacanzieri.

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Lago di Auronzo di Cadore

Sai che sulle acque di questo lago a giugno si tiene una gara nazionale di canoa, mentre a luglio una gara della stessa disciplina a livello internazionale?

Queste competizioni attirano molti atleti da tutto il mondo.

La grande attrattiva rimangono comunque le Tre Cime di Lavaredo, che raggiungono i 2999 mt di altezza e rappresentano una meraviglia mondiale della natura considerata dall’Unesco come World Heritage (patrimonio mondiale).

Le Tre Cime sono raggiungibili dal Lago di Misurina (come ho fatto io), pagando pedaggio e parcheggio per Euro 25,00 (ti consiglio di accedere presto al mattino: max 08.00-08.30, perché gli ingressi sono limitati), oppure possono essere raggiunte da Auronzo di Cadore, da Dobbiaco e dalla Val di Sesto.

Sulla cresta delle Tre Cime correva, una volta, il confine con l’impero Austro-Ungarico, laddove oggi viene segnato il confine con il comune di Dobbiaco e quindi con la provincia autonoma di Bolzano (Trentino-Alto Adige), al quale le Drei Zinnen (Tre Cime) appartengono solo per 1/4.

Questa zona dolomitica è stata territorio di guerra e scontri durante la Grande Guerra, così ancora oggi si possono trovare nei pressi dei resti di trincee e di gallerie.

 

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Ma Auronzo non si esaurisce con le Tre cime, bensì continua con la possibilità di praticare diversi tipi di sport. Dal trekking, all’arrampicata, alla canoa, l’equitazione e fino al minigolf e la pesca (visita il sito). D’inverno, invece, lo sport prediletto è lo sci, grazie alle varie piste che il paese offre. Una di queste piste, quella del Monte Agudo, raggiungibile con la seggiovia Taiarezze-Malon, in estate si trasforma divenendo la base per la rotaia del Fun Bob, un’attrazione per grandi e piccini. Si sale con la seggiovia fino a 1361 mt e poi si scende, agganciati alla rotaia, a bordo di un bob tra curve, rettilinei, tornanti e discese ripide circondati dalla natura.

La lunghezza di Fun Bob è di 3 km (il più lungo d’Europa) con un dislivello di 505 mt, una velocità massima di 45 km/h ed un tempo di percorrenza tra i 12 ed i 15 minuti. Tutto questo al costo di Euro 10,00.

Durante una passeggiata in paese ti puoi invece perdere tra i vari negozi di artigianato locale, prodotti in legno o abbigliamento, specialmente capi da montagna.

Se sei più portata per una passeggiata tranquilla e riflessiva ti consiglio la Riserva Naturale della foresta di Somadida in località Palùs S. Marco. Sto parlando di una delle più belle foreste delle Dolomiti, situata a metà strada tra Auronzo e Misurina.

La foresta di Somadida è uno dei 130 luoghi protetti di proprietà dello Stato Italiano ed è circondata dal Monte Cristallo, dal Monte Sorapiss e dal gruppo delle Marmarole.

Somadida è gestita dal Corpo Forestale dello Stato ed il suo percorso in mezzo al bosco offre la possibilità di godere di silenzio, frescura e relax, nonché di ammirare diverse specie di flora e fauna, quali abeti, larici, faggi, frutti di bosco e cervi.

I diversi sentieri percorribili richiedono diversi gradi di impegno. Se si seguono le indicazioni nella foresta e ti incammini sul sentiero più breve, lo puoi completare in serenità anche spingendo un passeggino o con i camminatori più piccini.

Ad una decina di km da Somadida (in direzione opposta rispetto ad Auronzo di Cadore) troviamo Misurina, che è una frazione del comune. Misurina è conosciuta per la leggenda legata al suo lago.

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Lago di Misurina con le Dolomiti sullo sfondo

Secondo la leggenda nella zona tra le Tofane e le Tre Cime di Lavaredo viveva il potente re Sorapis, che, vedovo, era rimasto con la figlia Misurina, una ragazzina viziata, i cui capricci venivano esauditi, perdonati e scusati dalla perdita della madre.
Un giorno Misurina scoprì che la fata che abitava sulla cima del Monte Cristallo possedeva uno specchio magico in grado di leggere i pensieri delle persone. Il suo desiderio era di possederlo e così convinse il padre a condurla in cima al monte e convincere la fata, piangendo, ad averlo. La fata le spiegò che possedere lo specchio magico avrebbe comportato un alto prezzo. Infatti per garantire ombra ai fiori del giardino sul Monte Cristallo il re Sorapis avrebbe dovuto trasformarsi in una montagna. Misurina non si fece scrupoli ed, avida, nemmeno si accorse che nel momento in cui suo padre stava trasformandosi in montagna lei si trovava ormai a centinaia di metri dal suolo, cadendo così nel vuoto.
Il padre, che ancora non era definitivamente diventato una montagna, vide tutto e pianse tanto la morte dell’amata figlia, formando due ruscelli che diedero vita al lago di Misurina scorrendo a valle.
Lo specchio invece si ruppe in 1000 pezzi finendo nel lago che tingono oggi i pensieri e la fantasia di chi si ferma ad ammirare le sue acque.

Ma non è solo la leggenda che rende Misurina rinomata.

Sulla sponda meridionale del lago sorge l’Istituto Pio XII°, che è un centro specializzato nella cura dell’asma infantile grazie al diretto contatto con la natura e la vegetazione e senza l’ausilio di farmaci. Come questo centro ne esistono pochi altri al mondo: a Briançon in Francia, a Davos in Svizzera e a Denver negli USA.

L’aria di questo luogo è particolarmente pura per le sue condizioni climatiche. Una sosta è consigliata assolutamente. Oltre a far bene ai polmoni e a poter passeggiare lungo il sentiero che costeggia il lago potrai ammirare un panorama unico nel suo genere, che rende l’idea di aria pura con una ampia ed indescrivibile vista sulle Dolomiti.

Ma… scopriamo insieme come sono nate queste maestose rocce.

Si tratta di conformazioni che si sono create in milioni di anni, dato che nel lontano passato la zona dolomitica era interessata dall’acqua del mare, i cui depositi di sabbia, conchiglie, coralli ed alghe dei fondali si sono compattati molto lentamente. Con la formazione di vari strati di roccia calcarea, questi si sono addensati dando vita alle rocce poi innalzate in conseguenza allo scontro della placca africana con quella europea. In breve, per intenderci, le Dolomiti sono il risultato di “sabbia compattata” nel tempo, il che ne spiega le frane. L’assenza di vegetazione sui versanti è dovuta alla presenza del sale (dato che ti ho spiegato che in questa zona vi era l’acqua del mare).

Ma quali escursioni si possono fare in questa zona?

Rimanendo nella provincia di Belluno si può raggiungere la “Regina delle Dolomiti” a soli 20 km, così chiamata per essere circondata dalle Dolomiti a 360°. Sto parlando di Cortina D’Ampezzo.

La bella Cortina è artigianato, stufe in maiolica, oggetti in ferro, rame e vetro ma anche e soprattutto piste da sci, la maggior parte delle quali realizzate per le gare olimpiche svolte nel 1956. Il tutto per un totale di 140 km di discese.

L’estate a Cortina è fondata sull’escursionismo e tante tante camminate.

La “Regina delle Dolomiti” è anche luogo di shopping di un certo livello, proponendo sul suo corso importanti marche e capi dai prezzi anche impegnativi.

Non per nulla è meta prediletta da molti VIP. Il turismo è fiorente anche per questa ragione. Chi non vorrebbe poter incontrare il proprio beniamino al VIP Club di Cortina? Il VIP Club è nato nel 1972 come luogo in cui la clientela veniva coccolata e viziata nel servizio curato. Questo ha portato i VIP a prediligerlo come ristorante by night, per una cena raffinata ed una serata esclusiva.

Dal punto di vista naturalistico Cortina comprende il Parco Regionale delle Dolomiti D’Ampezzo e si stende fino al confine con il Trentino-Alto Adige annoverando famosi monti quali il Monte Cristallo, le Tofane, il Col Bechei e la Croda Rossa.

Parlando ancora di gite in zona e rimanendo nelle vicinanze di Auronzo di Cadore si possono fare escursioni nella vicina e confinante provincia autonoma di Bolzano in Trentino-Alto Adige. A 45 km di distanza si raggiunge Dobbiaco (Toblach), situato in Val Pusteria (Pustertal), una valle verde con le rocce dolomitiche a sud, caratteristica che le ha conferito la denominazione di “Porta sulle Dolomiti” (Tor an den Dolomiten).

Questa forte influenza linguistica tedesca è dovuta dal fatto che la zona è stata di dominio austriaco fino ad un recente passato, fino alla Prima Guerra Mondiale e ne mantiene ancora oggi usi e tradizioni. Si tratta di territorio italiano, ma di fatto è come entrare in un altro mondo dove le persone parlano tedesco e sembra di essere in Tirolo, la regione più meridionale dell’Austria. Motivazione per cui l’Alto Adige è detto in lingua tedesca Süd-Tyrol.

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Nicola al lago di Dobbiaco

Dobbiaco è una delle poche località in Alto Adige che vanta le strutture per il salto con gli sci, di cui il primo trampolino risale ben al 1911.

In estate le piste per lo sci di fondo diventano piste ciclabili. Ciclisticamente la zona è ben fornita in quanto è collegata con Cortina, Bressanone e fino a Lienz in Austria.

Tra le altre attività sono praticabili l’arrampicata, la pesca ed il tennis. Ogni anno, l’ultima domenica di luglio, si può assistere alla gara di mountain bike Cortina-Dobbiaco, che raduna molti appassionati della disciplina.

Attività più tranquille ed adatte alle famiglie ce ne sono. Basta recarsi presso l’omonimo lago (Toblacher See), sul quale si può andare in barca a remi o col pedalò o fare una passeggiata lungo il perimetro durante la stagione estiva. In inverno vi si pratica curling ed hockey su ghiaccio.

Da Dobbiaco, percorrendo altri 15 km, si raggiunge il rinomato lago di Braies (Pragser Wildsee), sempre nella provincia autonoma di Bolzano (Bozen). Il lago di Braies è uno dei più profondi della provincia, raggiungendo i 36 mt di profondità ed è anche conosciuto come uno dei più belli della zona. Attira sempre moltissimi turisti poiché i suoi scenari risultano spettacolari con le Dolomiti che lo circondano su 3 lati e con il colore dell’acqua dal blu sfumato.

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Lago di Braies

Il perimetro del lago è passeggiabile e sulle sue rive si possono fare dei pic-nic. Il sentiero sulla sponda occidentale (che si imbocca all’entrata a destra) è percorribile da tutti, anche a bambini, passeggini e donne incinta (l’ho provato sulla mia pelle!), in quanto il sentiero è più largo e piano; mentre la sponda orientale (che si imbocca all’entrata a sinistra) è più ripida e stretta. Quindi attenzione!

Dal 2012 il lago di Braies ospita in inverno competizioni di curling.

 

Questa la prima parte del mio viaggio incantato sulle Dolomiti.

Ma non finisce qui, perché il viaggio continua con Brunico e Novacella: storia e degustazione di vini e con Un pomeriggio a Lienz in Austria.

 

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20 pensieri su “Dolomiti tra Veneto e Trentino-Alto Adige

  1. Innanzitutto auguroni per il cucciolo! 😉
    Che bello ritrovare fra le parole del tuo racconto i miei ricordi di viaggio in Alto Adige. E’ una regione che merita di essere visitata tutta e in ogni stagione!
    Il lago di Braies poi, è meraviglioso… e vedo che anche il piccolo Nicola ha apprezzato 😀
    Aspetto gli altri racconti, un bacione!

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    1. Grazie mille cara per gli auguri! Sto vivendo una serie di giornate full e insonni… per fortuna sono stata sulle Dolomiti per caricarsi delle energie che ora sto utilizzando!
      Hai ragione ché una zona tutta da vedere. C’è sempre qualcosa, un dettaglio, un particolare o un laghetto che ti lascia a bocca aperta…
      Nicola ha apprezzato davvero tutto 😉
      Presto gli altri racconti!

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  2. Wow, ma davvero wow! Io questa zona l’ho attraversata per andare in Osttirol, per cui a Lienz e zone limitrofe fino agli Alti Tauri, ma vederla nei colori sgargianti dell’estate mi lascia senza parole.
    Ammetto che amo molto i laghi, li amo anche in inverno, in realtà, quando assumono quell’aria così suggestiva e struggente, nel loro essere cristallizzati.
    Non nego poi, che la mia attenzione sia andata tutta alle Tre Cime di Lavaredo: non comprenderò mai questa storia dei pedaggi, ma vorrei veramente coprire la tratta in moto, deve essere splendido!
    Attendo il tuo prossimo racconto, sono curiosa di sapere di più sull’abbazia e di vedere Lienz ammantata di colori estivi, visto che noi siamo stati in pieno inverno 😉
    A presto,
    Claudia B.

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    1. Il fatto Claudia è che questa zona è tutta bella, si vuole vedere tutto e poi chi non desidera mettere a confronto il paesaggio estivo con quello invernale?! Alla fine c’è sempre un buon motivo per tornare…
      Credo che raggiungere le cime in moto sia l’opzione migliore per godere al meglio del panorama naturalistico che offre. Certo che se lo fai voglio vedere tante tante tantissime fotografie 😉
      Presto racconterò anche degli altri luoghi.
      Ps. Com’è Lienz in inverno? Cerco di immaginarla e nella mia mente la vedo splendida *_*

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  3. Bellissimo… noi dobbiamo ancora visitare il Trentino Alto Adige. Stefano lo ricorda vagamente da quando era piccolo. Mentre io, strano ma vero, non ci ho mai messo piede. Eppure mi attira da morire ed i luoghi di cui hai parlato tu sono nella mi wish list da anni! Probabilmente da quando ho avuto abbastanza maturità per iniziare a pensare al mondo come qualcosa che andava scoperto passo dopo passo. ❤
    Grazie per avermi i portato attraverso il tuo racconto e le informazioni davvero utili! 🙂

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  4. Ancora tantissimi auguri di cuore Eli! ❤
    Il Trentino è un sogno che spero di realizzare presto: ci sono stata da piccolissima ma non ho nessun ricordo. Leggendo il tuo articolo e vedendo le foto, la testa si è automaticamente distaccata dal mondo reale, un posto paradisiaco. Un abbraccio :*
    PS la foto con Nicola in primo piano è stupenda! ❤

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